C: Giallo paglierino fiero
N: Il vento che sferza le coste di Islay ha lasciato il suo segno su questo imbottigliamento: brezza marina, alghe macere e odore di scoglio aprono l’esperienza degustativa. Pian piano si approcciano alle narici i sentori di cenere e sapone che evolvono in fruttato declinabile in pesca e licis. Ritorna la torba e il bacon ma presto lasciano spazio a fiori di oleandro. Accompagnano ricordi di polvere da sparo, erba e foglie bagnate. In fine liquerizia.
P: Complesso ed elegante, il palato cela bene l’alta gradazione accoppiando sapientemente il biro dello zenzero e il sapido del pepe bianco. Sentori di agrumi, di bergamotto, cedro e mandarino cinese introducono la salsiccia alla brace e le spezie: tabasco, finocchio selvatico e paprika dolce. Poi cenere dolce, tabacco black cavendish.
F: Luuungo e dolce. Un piacevole fumo caldo con toni di agrumi riempiono il retrofaringe in un tripudio di tabasco.
Uno dei migliori Laga che abbiamo avuto la fortuna di assaggiare: dolce e complesso il giusto, probabilmente avrebbe meritato di durare di più ma la nostra ghiottoneria né ha causato una rapida dipartita. Ci organizzeremo al più presto per un riassaggio. Se la COVID-19 e la quarantena ce lo consentiranno.
Grazie al Direttore Valerio e al ProfAvv Marco per la piacevole compagnia e il prezioso contributo.
Voto: 91/100
P. S. La degustazione ha avuto luogo nel periodo natalizio e nessuo ha violato le norme igieniche anti SARSCoV2, giusto per precisare.
Whisky Roma 