C: Mogano.
N: L’esame olfattivo risulta piuttosto eclettico, spazia da sentori dolci di zucchero di canna e sciroppo d’acero a note più amarognole di Sherry e ciliegie al maraschino a un fondo di cuoio e agrumi che introducono una componente francamente amara che ci accompagnerà per tutta la degustazione.
P: Corpo abbastanza consistenze ricco di sapori ancora amari: resina e fave di cacao, ben bilanciati da note dolci di melassa e sentori che ci ricordano un Demerara e una leggera nota agrumata di chinotto e scorza d’arancia.
F: Lunga persistenza a carattere ancora amarognolo che ci ricorda una IPA: cacao, miele di castagno e legno.
Parliamo di una bottiglia degli anni 50 che nonostante la lunga permanenza in bottiglia ha mantenuto un vigoroso carattere a tratti anche irruento frutto di un sapiente invecchiamento che arricchisce il nettare di influenze di sherry e di rum amalgamandole e di una gradazione che permette ai sentori di resistere al trascorrere del tempo. Ne risulta un prodotto eccelso per sentori sprigionati e bilanciamento delle note amare, che parrebbero prevalere, con note più dolci che le mitigano. Mantiene quindi in ogni ambito della degustazione equilibrio costante tra la vasta gamma di sentori e una salda identità che si rinnova ed evolve dal naso al finale.
VOTO: 90,5/100