C: Oro
N: Il primo impatto è dolce di uvetta e chewingum, poi aromi di confetto e caramella che si ampliano in miele mille fiori, pasta di mandorle e fiori di pesco. Il tutto si condensa in vaniglia e noce moscata per poi mutare totalmente con sentori di salamoia e zenzero
P: Una viscosa liquirizia avvolge la lingua e la impasta, evolvendo in banana e salsa barbecue. Di nuovo la vaniglia, richiamo olfattivo, dura il tempo di un bacio sfuggito, lasciando spazio perciò rapidamente a sentori più decisi quali lo zenzero e il radicchio ripassato. Aperto con un goccio d’acqua si spande il tè verde speziato e la noce moscata con un accenno di frutti di bosco, amarene e more.
F: Il finale è da mille e una notte: dura, perdura e ritorna senza sparire mai del tutto. Le spezie la fanno da padrone, zenzero e pepe nero su tutte. La viscosità avvertita al palato qui ritrova corpo nel ricordo di liquirizia a cui si associa l’arachide. Nel retrofarigne riaffiora in ultimo un pizzico di sale.
L’imbottigliatore indipendente più antico di Scozia mantiene altissimo il suo buon nome con l’ennesimo pregevole imbottigliamento. Questo dram porta con sé un buquet di sentori ampio e variegato con alcune note a volte in contrasto tra loro. Secondo noi proprio da questo scontro nasce la pienezza del gusto e la nobiltà di questa bevuta. Sentori amari, dolci, speziati, salati e floreali danno equilibrio al distillato di Old Pulteney rendendolo un bilanciato potpourri degustativo. La forza alcolica possente non disturba per nulla, anzi sostiene il carattere variegato nel finale senza annegare alcun aspetto nell’abbondante seno del suo spirito. Un whisky importante dal solo difetto macroscopico di essere a tiratura limitatissima poichè provieniente da una small batch. Alla ricerca della perfezione.
A rendere ancora più piacevole l’esperienza è stata la presenza degli amici Lucio e Raffaele che speriamo di riavere al più presto tra le nostra schiere.
VOTO: 87,5/100