C: Ambra intensa.
N: Le note riportano frutta secca (mandorle) e marzapane come sentori iniziali,
poi frutta matura, caco “vaniglia” e miele.
Nel momento in cui pensiamo di aver inquadrato lo scotch in questione, si
palesano alcuni lati che ci spiazzano sistematicamente e ci ricordano perché
amiamo così intensamente “l’acqua della vita”, trucioli di legno e lieve coltre di
fumo, la cui presenza svanisce proporzionalmente alla subitanea entrata in
scena.
Come ultimi dati riportiamo: scorza d’arancia, zuppa inglese e meringhe.
P: Qui non riscontriamo la stessa versatilità analizzata al naso e aspetto più
rilevante percepiamo diversi sentori che non ci saremmo aspettati dopo aver
effettuato l’analisi olfattiva, eccoli di seguito: tartare di manzo e una tenue torba
come elementi di fondo, poi un sapore chimico.
Infine plastica e pistacchio salato.
F: Abbastanza persistente, risulta ancora un po’ legnoso, poi castagne e miele;
Ancora un velo di cenere, poi la bocca resta salata e in preda a una sensazione
minerale.
Riteniamo sia un prodotto particolarmente istruttivo per la formazione di
qualsiasi “beone” che si rispetti, la gamma molto vasta di odori/sapori permette
di spaziare nella gamma dei ricordi e perdersi in voli nostalgici in un imprecisato
passato.
Una bottiglia da tenere sempre presente nel nostro angolo bar, ci mette davvero
di buon umore.
Prima dell’inutile quanto divertente voto alle ore 01.40 di mattina, ci chiediamo
cosa stia facendo Valerio che pare abbia preferito ultimare la sua tesi di laurea
invece di bere insieme a noi, AD MAIORA!
VOTO: 87/100