C: Ramato
N: Inizio molto particolare: fieno appena tagliato, rame e più in generale una sensazione metallica. Poi fuoriescono note medicinali e fruttate come pesca bianca e prugna; aggiungendo un po’ d’acqua percepiamo i sentori di salsa worcester e l’acidità dell’erba fresca, infine per i meno giovani un vago richiamo alle BigBabol.
P: Molto coerente con il naso: sherry ed erba appena tagliata, erba fresca; poi più amaro, pietra bagnata, una cospicua quantità di zenzero e paraffina. Con acqua ritorna il richiamo metallico ma stavolta accompagnato al sale e allo iodio.
F: Mediamente persistente salmastro, ancora minerale e piccante; una lieve presenza dolce individuata nel miele di castagno che non permane più di tanto; carbonella, pino silvestre e legno bruciato sono gli ultimi elementi riportati nelle nostre note.
Tralasciando le osservazione sul modello di produzione di questa distilleria, ancora all’antica, molti sottolineano l’assenza persino dei computer come se il tempo si fosse fermato a qualche decennio fa.
Riteniamo che questo scotch sia un’espressione di alto livello che riesce a coniugare l’alta gradazione alcolica con un ventaglio di sensazioni che non ne vengono offuscate ma forse esaltate. Riteniamo sia un prodotto piuttosto equilibrato, noi procederemo di nuovo all’acquisto e più in generale ne vorremmo sempre una bottiglia a disposizione nel nostro angolo bar (mai troppo pieno), il prezzo è onesto si aggira intorno ai 60 euro, euro più euro meno…