C: giallo paglierino
N: sentore di solvente al primo impatto che poi s’addomestica declinandosi in vaniglia, chiodi di garofano, cannella, legno, malto; quindi nota alcolica che solletica le fibre olfattive, pompelmo frutta rossa, benzoino, nota di linfa arborea e legno d’agrume.
Aperto: dopobarba floyd classico.
P: l’alcol avvolge prepotentemente il palato, all’orizzonte brezza marina, ancora molto legnoso, corteccia verde d’agrume a fare coppia col naso, tanto malto, a concludere pesche sciroppate e cannella.
F: finale molto brillante e corroborante, radici di liquirizia, seltz piacevole, mirtilli (frutta rossa), sentore di bosco, nocciole caramelle mou e ancora pesche; lascia in bocca una vaga legnosità che rincorre il palato e il naso
Un buon dram, non imprescindibile, la costanza dei sentori nei tre aspetti dell’analisi degustativa ne fanno un whisky quadrato che non stupisce ma nemmeno delude. Parco pubblico cittadino: da ristoro, rilassa le membra stanche staccando dall’asfalto nero e dal tanfo di smog con i suoi profumi vegetali e il verde delle sue fronde, non siamo nelle foreste alpine o nella riserva naturale del Gran Sasso ma come momento di relax vicino al quotidiano fa il suo mestiere dignitosamente. Giardiniere.