KILCHOMAN “MACHIR BAY” 2012 (46 %, OB)

 

C: Giallo paglierino

N: Il primo impatto è molto deciso: solvente per smalto e brezza marina; poi sfumature di agrumi e scorza di limone lasciano il passo ad una speziatura (pepe bianco principalmente) che sembra aumentare di minuto in minuto.
Dopo 10 giorni:
Trascorsi dieci giorni dall’apertura emergono richiami al vino bianco
frizzante e alla sabbia bagnata.

P: Anche il palato è “deciso”: speziato e piccante riscalda immediatamente la bocca, salmastro e di nuovo speziato, nota di fondo di questo scotch, poi cenere e camino spento. La torba è molto delicata.
Dopo 10 giorni:
Emerge un lato più dolce: mela gialla molto matura, torta di mele e cioccolato fondente, si attenua quel carattere deciso di cui parlavamo sopra. (Sempre molto speziato).

F: Piuttosto in linea con quanto detto sinora: media persistenza,speziatura consistente (pepe bianco), tabacco da pipa, frutta gialla  matura, cioccolato fondente
Dopo 10 giorni:
Il finale rimane lo stesso, unica annotazione il sentore di mela gialla matura sembra ora mela cotta.

“Uno scotch interessante in prospettiva.” “La futura Port Ellen”
Questi i commenti che genericamente si leggono quando si  parla di Kilchoman.  (maltmadness) Ora non avendo poteri divinatori ci soffermiamo solo su quanto assaggiato e possiamo dire di essere soddisfatti del livello espresso.
Consigliamo l’acquisto (prezzo accessibile).

VOTO: 85,5/100

P.S. Proveremo d’ora in poi ad osservare i cambiamenti del “succo di malto” dovuti alla permanenza in bottiglia una volta aperta.
(probabilmente il termine dilatorio di 10 giorni utilizzato per il kilchoman odierno è troppo breve, tenteremo con tutte le nostre forze di prolungare l’attesa…)


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