C: ambra intensa
N: ben strutturato e delicato appena aperto. Tenui sentori floreali e una dolcezza predominante, si riconoscono note di miele, vaniglia, agrumi canditi e pasta di mandorle. Avendolo assaggiato in più riprese abbiamo potuto apprezzarne l’evoluzione; a qualche mese dall’apertura ha sviluppato un carattere più volatile, presentando sentori di tabacco aromatizzato (narghilè ndr.).
P: dolce e fresco al palato. Si avvertono subito sentori di ciliegia e una fine speziatura, zenzero, che solletica il palato. Il corpo rimane comunque molto dolce con note di cioccolata fondente e crema. Dopo aver dato il tempo alla bottiglia di respirare, come già accaduto per il naso, abbiamo constatato dei significativi cambiamenti: innanzitutto la nota di zenzero è diventata più prepotente; la dolcezza persiste ma più vivace ci ricorda un tipico prodotto della pasticceria partenopea, il babà; chiudono il palato sentori di legno dovuti all’influenza delle botti nel quasi ventennale invecchiamento.
F: il parametro forse più carente, corto con sentori di frutta matura e tabacco, la solita speziatura che scalda comunque la bocca.
Balvenie DoubleWood 17 anni, un whisky che ci ha più che soddisfatti. Un whisky buono con un corpo solido. Ovviamente dolce ma non sdolcinato ha il merito di piacere sia ai fun della torba sia agli aficionados degli sherry cask. Un fine sherry da antologia che riesce a conferire al whisky un vigore notevole nonostante la gradazione modesta.
Whisky Roma 